surrealismo

Qualche settimana fa una mia carissima amica mi ha commissionato per il suo appartamento un tipo particolare di quadro. Questo tipo di progetto e’ una cosa che faccio molto raramente ed e’ soprattutto per l’amicizia che mi lega a questa persona che ho accettato con molto piacere. Alla fine di tutto, quello che e’ uscito e’ stata un opera particolare che ha stupito anche me…e mi ha riportato alle mie origini surrealiste. Per quanto la mia ricerca spazi all’interno di ogni colore cercando spesso la pura astrazione e’ ancora forte nel mio spirito creativo la trasformazione della realta’ nel sogno surrealista e devo ancora molto a questo tipo di pensiero. Non posso certo dimenticare le mie prime personali, soprattutto quella di Barbizon (piccola citta’ nei pressi di Parigi), dove esponevo meta’ dei miei primi lavori astratti accanto ai miei quadri surrealisti. Giovanissimo ero completamente rapito dai concetti e dalla magia a cui assistevo quando visitavo le mostre di maestri surrealisti come Magritte o De Chirico. Un ricordo lontano e’ ancora impresso nella mia mente e risale, credo, a quando frequentavo la prima media. Nel libro di educazione artistica era raffigurato il quadro di Salvator Dali “La persistenza della memoria”. Una immagine particolare …su un profilo di un volto addormentato e stilizzato orologi mollicci e piegati segnavano il tempo. La mia prima considerazione di quello che vedevo fu : ” ma allora con la pittura posso ricreare anche quello che non esiste…e immaginarlo prendere vita come se fosse reale ?”.inseparabili

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